Il presente modulo di apprendimento illustra il concetto tecnico di SWISS ROWING e permette di capire la tecnica di remata. Il modulo di apprendimento consente di aumentare la velocità di remata. L’approccio focalizzato sui punti chiave ti aiuta a trasmettere le nozioni relative alla tecnica di remata in modo uniforme e adeguato al rispettivo livello. Le conoscenze acquisite permettono a te e ai giovani nei club di canottaggio di comprendere meglio i principi della fisica applicabili alla tecnica di remata.

I principi della fisica, in combinazione con l’imbarcazione e i remi, determinano il grado di efficienza con cui un’imbarcazione a remi può essere fatta avanzare da un punto A a un punto B – durante una gara quando è necessario coprire una determinata distanza nel minor tempo possibile oppure quando si vuole intraprendere una piacevole uscita in compagnia con il minor sforzo possibile.

I punti di contatto con l’imbarcazione sono i seguenti:

- Puntapiedi sul quale sono fissati i piedi

- Carrello su rotaie che permette di flettere e distendere le gambe

- Remi (di punta) / (di coppia) fissati in modo mobile agli scalmi girevoli dell’imbarcazione

Ogni posto di remata dispone di una leva (remi di punta) o di due leve (remi di coppia) per muovere l’imbarcazione con la forza muscolare.

Esistono diversi sistemi di leva, ad esempio a 2 bracci o a 1 braccio. A seconda del sistema di leva, il fulcro si trova in un punto diverso. Quale di questi sistemi di leva si applica al canottaggio?

I punti chiave di una tecnica di remata ottimale sono la forza propulsiva per colpo, la lunghezza del colpo (passata) e il ritmo. Il principio è sempre lo stesso sia in caso di remi di coppia sia di remi di punta, di canottaggio maschile o femminile, di canottaggio agonistico o escursionistico. Cerchiamo la resistenza all’acqua per poter fissare con precisione i remi nell’acqua. Sfruttiamo la resistenza dell’acqua per imprimere un’accelerazione all’imbarcazione posta tra i remi fissati nell’acqua. Riduciamo al minimo la resistenza dell’acqua facendo scivolare l’imbarcazione sotto di noi in un equilibrio ottimale e nel modo più fluido possibile.

Forza propulsiva per colpo: Indica la distanza percorsa a ogni colpo. Tanto più lungo è lo spostamento dell’imbarcazione a ogni colpo, quanto più velocemente l’imbarcazione procede a pari numero di colpi. Una pressione elevata e costante produce un’accelerazione che permette all’ imbarcazione di sorpassare la pala fissata quanto più saldamente possibile nell’acqua. Dopo l’uscita del remo (finale), viene preparato il colpo successivo, senza che ciò influisca sull’avanzamento dell’imbarcazione. È l’imbarcazione a muoversi al di sotto dei giovani nella posizione successiva di attacco, non i giovani a muoversi sull’imbarcazione verso poppa.

Lunghezza del colpo (passata): La qualità delle posizioni dell’attacco e del finale determina nei giovani se riusciranno a sfruttare la lunghezza ottimale del colpo in relazione alle loro capacità fisiche. L’uscita indisturbata delle pale consente una preparazione equilibrata nella sequenza braccia, busto (partendo dai fianchi), piegamento delle gambe. L’imbarcazione porta i piedi verso il carrello, con il busto stabile in avanti e, dopo l’immersione delle pale, queste vengono fissate nell’acqua andando a spingere sul puntapiedi.

L’imbarcazione viene fatta avanzare grazie all’azione delle gambe e divaricando i fianchi andando ad agire sulla pala fissata nell’acqua. Il movimento si conclude portando le mani verso il corpo. Il periodo per il quale le pale dei remi rimangono fissata nell’acqua è determinante! 

Il ritmo è la chiave per una remata efficace. L’alternanza tra tensione e rilassamento consente di recuperare (un po’) tra un colpo e l’altro, anche quando si procedere a un ritmo di gara. La propulsione e l’accelerazione sono il motore del canottaggio, la fase di ripresa è la sua arte.

Partendo dalla posizione di finale spingere l’imbarcazione all’indietro con le pale fissate in acqua, quindi passare alla preparazione dell’attacco agendo sui piedi. Tenere ferme le mani. Fissare tutto il peso del corpo sulle pale e spingere di conseguenza sui piedi. Avere pazienza finché l’imbarcazione non accelera in avanti.

Forme di allenamento «Grip» può essere utilizzato per comprendere meglio il principio delle pale dei remi fissate nell’acqua. È importante che i giovani atleti capiscano che devono far avanzare l’imbarcazione sorpassando le pale dei remi fissate nell’acqua. A tale riguardo è necessario prestare attenzione ai seguenti punti: mantenere la pressione sul puntapiedi, applicare il peso del corpo sulle impugnature dei remi e mantenere la pala del remo in acqua fissa nello stesso punto (collegamento).

I remi piegati durante la fase di propulsione sono un indicatore affidabile della pressione applicata sul puntapiedi, di un’efficace applicazione del peso corporeo sulle impugnature dei remi e di pale dei remi ben fissate in acqua.

Questo concetto può essere insegnato anche in modo ludico. I giovani atleti cercano di coprire la maggiore distanza possibile con cinque o dieci colpi di remo. Il numero di colpi, inteso come frequenza, non ha importanza.

Forme di allenamento «Esecuzione del colpo dall’attacco» può essere utilizzato per migliorare l’attacco. È anche utile per mostrare che il fissaggio della pala corrisponde alla conclusione della fase di ripresa.

La sequenza dei movimenti nella fase di propulsione può essere ottimizzata in modo mirato tramite questo esercizio.

Per agevolare l’esercizio, inizialmente è consigliabile far remare soltanto la metà della squadra.

Forme di allenamento «Preparazione del colpo all’attacco partendo dalla posizione del finale» può essere utilizzato per diversi scopi, ad esempio per imparare la corretta sequenza dei movimenti nella fase di ripresa, sollevare senza disturbi le pale dei remi dall’acqua e ottimizzare il sincronismo nelle imbarcazioni a più posti.

Alcune versioni semplificate di questo forme di allenamento comprendono la rotazione delle pale o il fissaggio dei piedi nelle scarpette.

Inoltre, come variante è possibile inserire degli «stop» in uno o più punti della fase di ripresa.